L’opera Yoga Sutra di Patanjali, traducibile come “Aforismi sullo Yoga”, è un testo indiano risalente a circa 2000 anni fa ritenuto fondamentale nello Yoga darśana, uno dei sei sistemi ortodossi dell’induismo.
Il documento raccoglie 196 frasi, brevi e significative, concepite dall’autore per essere memorizzate con facilità, come era costume presso i maestri hindu, ove la tradizione orale era il mezzo principale per condividere e tramandare la conoscenza.
Lo scopo è accompagnare i lettori nell’apprendimento e nella pratica dello Yoga.
SIGNIFICATO DI YOGA
In particolare, nel sūtra I.2 Patañjali definisce lo Yoga come “la soppressione (nirodhaḥ) del vortice (vṛtti) della massa psichica (citta)“, cioè uno strumento che permette di disciplinare gli stimoli che arrivano dall’interno o dall’esterno.
Il testo è suddiviso in quattro sezioni (pāda) che guidano il lettore nella pratica:
1. Samādhi Pāda – Pada del Samadi: identifica lo yoga come mezzo per il raggiungimento del samādhi, lo stato di beatitudine nel quale, sperimentando una differente consapevolezza delle cose, si consegue la liberazione dal “ciclo delle rinascite”
2. Sādhana Pāda – Pada del Sentiero: vengono descritti il Kriyā Yoga e l’Aṣṭāṅga Yoga con gli 8 passaggi che segnano il cammino spirituale:
• le regole di comportamento (yama)
• le osservanze (niyama)
• le posizioni fisiche (āsana)
• il controllo del respiro (prāṇāyāma)
• il ritiro dei sensi verso la loro origine (pratyāhāra)
• la concentrazione (dhāraṇā)
• la meditazione (dhyāna)
• lo stato di grazia, esperienza diretta dell’unione tra il soggetto e l’oggetto (samādhi).
3. Vibhūti Pāda – Pada dei Poteri: parla delle ultime fasi del percorso yogico e dei poteri che possono essere acquisiti mediante una corretta pratica
4. Kaivalya Pāda – Pada dell’isolamento o separazione: avverte riguardo ai pericoli e ostacoli che possono sopraggiungere lungo il sentiero e da cui bisogna liberarsi, come le limitazioni e le costrizioni dell’ego.
ALTRI TESTI DI APPROFONDIMENTO
Altri testi fondamentali alla comprensione più ampia dello Yoga sono la Bhagavadgītā e le Upaniṣad.
Il primo, tradotto comunemente come il “Canto del Divino” e collocato nel VI parvan del grande poema epico Mahābhārata, è considerato testo sacro o rivelato dalle principali scuole indiane in quanto narra il dialogo tra Shiva e il guerriero Arjuna riguardo al significato del Karma Yoga, cioè dell’azione consapevole nelle attività quotidiane
Il secondo è un insieme di insegnamenti religiosi e filosofici indiani, trasmessi per via orale in lingua sanscrita tra il IX e il IV secolo a.C., che fungevano da commentari dei quattro Veda, i testi sacri dei popoli arii di riferimento per tutte le dottrine dell’Induismo.